Whide il Vegetariano

É possibile, nel bel mezzo del Medioevo, quando il grasso della carne di maiale è indispensabile a fornire le calorie necessarie per combattere il freddo e la fatica, trovare individui che decidano di fare una scelta di vita totalmente differente, risparmiando la vita agli animali e diventando volontariamente e incredibilmente vegetariani?
Forse un' assurdità, ma nel romanzo accade.

Si tratta del sedicenne Whide Waterfront, un ragazzetto col fisico esile, un pò impacciato, intelligente ed anche timido ( diventa spesso rosso in viso e non riesce facilmente a rivolger parola alle donzelle ) ma che è in grado di mostrare un temperamento d' acciaio.

Una forza di volontà incredibile che gli permette di sopportare la "vita macellaia", normale per quel tempo, dove uccidere un animale per cibarsene era la quotidianità, mentre era assurdo e derisorio vedere un uomo evitare di proposito quei piatti considerati così prelibati.
Suo padre Luigi macella animali, oltre che a venderli e ad allevarli, ma lui no. Li ama. Li rispetta. Li protegge.
La sua famiglia lo denigra e lo etichetta come scansafatiche ma lui non lo è affatto, no. Whide evita i famigliari perché il loro lavoro va contro il suo modo di vedere la vita, contro la sua visione di giustizia e contro le sue idee che reputano la vita di un animale tanto importante quanto quella di un essere umano.

Il vegetarianismo esiste sin dall' Antica Grecia dei grandi filosofi e ancora prima sin dalla nascita delle prime religioni: sia l' Induismo che il Buddhismo invitavano a rispettare qualsiasi forma di vita evitando di cibarsene. Si esortava ad immaginare cosa provavano gli animali quando venivano macellati, al loro dolore e la loro sofferenza; inoltre si spiegava come era possibile vivere sani cibandosi solo di legumi, frutta e vegetali.
Il famoso matematico e filosofo Pitagora era vegetariano: la sua cerchia più stretta praticava la stessa scelta di vita che non era solo dettata dal rispetto per gli animali, ma anche dal ripudio di ogni gesto di sacrificio come quelli in onore degli Dèi.

Nel Medioevo, per le motivazioni citate nell' articolo sul "Cosa si mangiava nel Medioevo", non era possibile far a meno della carne. E allora come fa Whide a rimanere fermo nella sua scelta di vita e a sopravvivere con cibi non animali? I legumi soprattutto sono i cibi che portano più calorie e che quindi, anche valutando i valori nutrizionali, possono sostituire le carni animali.
Nel corso del racconto ci saranno difficoltà anche per lui, ma tirerà fuori un temperamento che neanche lui conosce di possedere, e proseguirà nella sua coraggiosa scelta non solo alimentare, ma anche di vita.

Anche qui, come nelle storie di altri personaggi, c'è la situazione padre-figlio in evidenza: Whide, un ragazzino di sedici anni che si ribella al padre, non facendo ciò che lui gli ordina di fare; Luigi, un padre che reputa suo figlio un incapace, un fannullone e che non in grado di badare a sè stesso. Lo abbatterà moralmente quando lui deciderà di affrontare un qualcosa più grande di lui sottolineando la sua incapacità d' esser maturo. Whide però sarà tenace e, a costo di fare la scelta errata, proseguirà, caparbio, sulla via che deciso di seguire.
La sua forza di dimostrare di valere sarà forte e lo costringerà a tirar fuori tutta la sua volontà e tenacia.

La frase del padre al figlio che partirà per la guerra conserva in sè tutto il peso della responsabilità e la rabbia per dimostrare di esser invece un guerriero coraggioso
"Non vuoi uccidere neanche una formica, e poi vuoi partire per un’ avventura dove sarai costretto ad ammazzare persone per difenderti? Non hai il temperamento adatto. É un ragazzetto pauroso e viziato. La mamma continua a tenerlo legato alla sua gonna. Non diverrà mai un uomo!".

Ma forse, suo padre si sbaglierà di grosso...