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domenica 25 gennaio 2015

Le origini Pagane delle feste Cattoliche


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In ogni parte del mondo vi è una religione, ed ogni religione ha origine da antichi riti e celebrazioni della volta celeste o di Divinità rappresentate da pianeti e stelle. E non fanno eccezione neanche le feste cattoliche.


Il discorso sul perché e come il cristianesimo abbia rubato le feste pagane fondendole con quelle cattoliche potete, se vorrete, leggerlo nella storia, andando a spulciare attentamente tutti i Concili Ecumenici che furono effettuati nel corso del Medioevo.
Queste riunioni ecclesiastiche avevano lo scopo di stabilire un unica via religiosa da seguire, ma soprattutto da far seguire obbligatoriamente ai fedeli, in modo da unirli sotto uno stesso credo, bloccando il proliferarsi delle nuove religioni e creando così una religione che si fondesse anche con l' organo che governava il territorio.
Se i pagani effettuavano festeggiamenti nel Solstizio d' Inverno, che cade ogni anno a Dicembre, fra i giorni 21 e 22, quando il Sole "muore" all' orizzone e "rinasce" proprio dopo il Solstizio, i cristiani festeggiavano la nascita di Gesù. Per creare una coesione, sistemarono la nascita di Gesù il 25 di Dicembre, permettendo così di avere un unico credo in comune in un unico giorno.
E questo non accadde con una sola festa.

Siccome l' argomento è molto ampio, cercheremo di affrontare il discorso in via generale. Lo scopo è quello di informarsi - per chi ancora ne fosse all' oscuro - circa le origini della religione più diffusa al mondo:
il Cristianesimo.



LA VENERAZIONE DEI SANTI


I primi cristiani rifiutavano ogni devozione per statue o immagini. Un pò come alcune descrizioni orali islamiche vietano di raffigurare Maometto perché l' idolatrìa allontanerebbe il credente dal vero significato della religione stessa portando la sua attenzione a rivolgersi alla figura venerata, anziché al messaggio intrinseco ( in molti dipinti, il viso di Maometto non appare ).
Nella stessa Bibbia leggiamo, nel libro Deuteronomio
"Maledetto l’uomo che fa un’immagine scolpita o di getto, cosa abominevole per l’Eterno…" (Dt 27:15). Nel Levitico, invece, leggiamo
"Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite né statue, e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa, perché io sono l’Eterno, l’Iddio vostro" (Lv 26:1)


Negli Atti degli Apostoli si racconta che Pietro rimproverò Cornelio perché si era inginocchiato davanti a lui, con la frase: "Levati, anch'io sono uomo!" ( Atti 10: vv. 25-26).
Il termine Santo era esteso a tutti i credenti. Tutte le epistole di Paolo terminano con dei saluti con frasi del tipo "salutatemi tutti i santi che sono nella città di..." e si riferiva ai credenti, visto che, appunto, i Santi come li conosciamo oggi non esistevano. Santo era un appellativo spirituale per tutti coloro che erano sollevati spiritualmente.

Il Cristianesimo si diffuse ed arrivò nelle terre dei pagani che avevano come idoli più divinità: erano politeisti. La religione cattolica era, come si sa, monoteista, e quindi era difficile unire i due popoli religiosi. Alle autorità Cattoliche, come sempre accaduto nei secoli, interessava soltanto espandersi e, se possibile, annettere più credenti possibili alla propria religione.
Decise così di istiture, dapprima in modo ufficioso e poi in modo ufficiale, trasformandolo in un vero e proprio dogma, il culto delle raffigurazioni.
La distanza della persona dalla divinità rimaneva sempre enorme, e così, col passare dei secoli, iniziò a crearsi il mito dei "martiri", ovvero coloro che lottavano, anche a rischio della propria vita, per professare la propria religione. Da oppressori, i seguaci della religione cattolica divennero oppressi, e coloro che morirono e furono perseguitati solo per credere in questo Dio, divennero Santi. Ogni religioso morto per difendere il proprio credo divenne un Santo, un figura da adorare.

Fu una trasformazione psicologica quella del cristianesimo in questo periodo, e permise ai comuni cittadini di poter venerare persone vere, così vicine, ma con una personalità e dedizione così forti da creare miti e comunità, o meglio Ordini, a loro dedicate. Ne sono un esempio i seguaci del pensiero di San Francesco, o di San Benedetto.
Inconsciamente, i credenti divennero politeisti, perché in fin dei conti, venerare ogni santo, equivaleva venerare una figura vicina a Dio. E le figure che nei secoli misero a repentaglio la propria vita per la religione furono davvero molti. Il cristiano era divenuto pagano, e il pagano era divenuto cristiano.

Poiché gli Dèi pagani erano sempre protettori di qualche categoria di persone, si pensò bene di attribuire ad ogni santo una particolare predisposizione nel proteggere persone, luoghi o eventi. La festa del Dio locale così, diventò la "festa del patrono". Anche molti templi dedicati agli Dèi e alle Dèe pagane furono rinominati con nomi di santi simili ai nomi delle antiche divinità. Cosicché, ad esempio, molti templi di Giove divennero chiese di San Giovenale. Ci sono poi innumerevoli luoghi dedicati alle divinità femminili, principalmente templi di iside, che sono poi diventate chiese dedicate a Maria.

LA MADONNA

Come abbiamo visto, il Cristianesimo antico non prevedeva alcun tipo di devozione che non fosse rivolta esclusivamente a Dio.
L' espandersi della religione in territori greco-romani, fece sì che i culti pagani si fondessero con la nuova religione. Dapprima la Chiesa tollerò la cosa, ma poi furono necessari i vari Concili Ecumenici per stabilire una precisa via da seguire.
Si fece in modo che i pagani potessero trovare degli elementi a loro familiari e potessero accettare senza problemi la nuova religione instaurata.

Uno dei culti che vanno più in contrasto con i testi sacri cattolici, è proprio quello della Madonna, madre di Gesù Cristo, considerato dai cristiani figlio di Dio.
Gesù, da buon ebreo monoteista, non ha mai proposto il culto di sé stesso, né ha mai avuto pretese divine. Men che meno ha mai accettato che sua madre diventasse meritevole di particolari onori solo per motivi di parentela fisica.

Al contrario, nel vangelo di Matteo si legge che quando Gesù iniziò a predicare, sua madre lo venne a prendere per portarlo a casa, considerando probabilmente una stramberia il fatto che il figlio si dedicasse a problematiche religiose piuttosto che aiutare il padre nel lavoro di carpentiere.
Quando Gesù seppe che sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, rispose con questa frase:  
"Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli?". Poi, con la mano indicò i suoi discepoli e disse:  
"Guarda: sono questi mia madre e i miei fratelli: perché se uno fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre" (Matteo 12, 46-50).
Ma non è tutto: nel vangelo di Luca si racconta di una donna che fu probabilmente la prima persona a rivolgere delle parole di devozione alla madre di Gesù, in presenza di quest'ultimo. La donna disse infatti: "Beato il seno che ti portò e le mammelle che ti allattarono!" 
Ma Gesù rispose: "Beati piuttosto quelli che odono la Parola di Dio e l'osservano." (Luca 11:27-28).

Come si vede chiaramente, i vangeli sottolineano che l'insegnamento di Gesù è teologicamente rigoroso, centrato sull'osservanza degli insegnamenti e non su devozioni sentimentali.

I popoli pagani però, a causa di paure, o convenienze, ma anche soprattutto a causa dell' analfabetismo - in un' epoca dove i colti erano solo i sacerdoti, i vescovi e le figure importanti di corte - non potevano leggere i testi sacri e quindi capire realmente cosa insegnassero queste scritture. Fu proprio in questo periodo che, grazie proprio al culto della Madonna, la donna medievale salì come importanza nella società, e da solo oggetto di procreazione, divenne la donna di casa, una figura intorno alla quale girava tutta la famiglia, dalla quale dipendeva la vita e la buona crescita dei figli, una figura santa, immacolata e da adulare.



Il culto della Madonna deriva principalmente dal culto di Iside, molto più antico.
É Iside che era definita "la Vergine": essa partorì il figlio Horus ingravidata da Osiride, resuscitato dopo esser stato ucciso dal fratello Seth.
Poiché Iside rappresentava la notte (nei miti pagani sono rappresentati anche eventi astronomici ) molte sue statue erano nere (come le tenebre appunto) e questo spiega l'esistenza di "Madonne nere".
Tuttora esistono più di 450 luoghi in cui si trovano Madonne Nere. E’ stato appurato, da reperti, che moltissime chiese cattoliche sono sorte su antichi templi di Iside, ad esempio la Chiesa di S. Stefano a Bologna, come pure Notre Dame a Parigi.

Nei secoli passati molte immagini e statue delle originali Madonne Nere sono state distrutte o si trovano in collezioni private. Alcune sono state riprodotte e spesso sono diventate bianche (a volte riprodotte su marmo bianco) forse per cancellare la loro origine "pagana".
La Chiesa Cattolica, nei secoli, pur non avendo alcun conforto nei testi evangelici, anzi, in antitesi agli stessi vangeli, è andata elaborando una "teologia Mariana" che ha concentrato sempre di più su Maria le mitologie pagane sulle divinità femminili, materne, vergini.
Persino le feste dedicate a Maria sono il proseguimento di antiche feste dedicate alle Madonne pagane.
Fu il concilio di Efeso a introdurre ufficialmente nella chiesa cristiana il mito pagano della Dèa madre che fecondata da un Dio padre fa nascere un essere semidivino. Maria fu proclamata "Madre di Dio" nel 431, ben quattro secoli dopo la predicazione di Gesù.


Non è un caso che ciò sia avvenuto proprio ad Efeso, città che aveva un forte attaccamento al culto di una Madonna (in questo caso si trattava di Artemide o Diana).
Negli Atti degli Apostoli si racconta che quando Paolo arrivò in questa città con il proposito di fondare una comunità cristiana, incontrò una forte ostilità da parte della folla, che l'accusava di minacciare la sopravvivenza del culto della loro "madonna".
Le grida "grande è l'Artemide degli Efesini!" (Atti 19,28) mostravano la potenza di un culto che indusse Paolo a lasciare la città. Se Paolo avesse proposto agli Efesini la venerazione di Maria, certamente non avrebbe istigato una simile contrapposizione. Il fatto è che per i primi cristiani era assolutamente impensabile la sola idea di poter avere un culto di tipo "mariano".

LE ALTRE FESTIVITA'
Vediamo ora in generale le altre. Per approfondirle, come al solito, potrete cliccare sui link evidenziati.

PASQUA E 25 DICEMBRE
I cristiani festeggiano la resurrezione di Gesù, tre giorni dopo esser morto crocifisso. Qui vi è una mescolanza di due rituali pagani ( e non solo ). Il Sol Invictus è la festa del Sole Invitto, una festa che avviene a Dicembre, nel Solstizio d' Inverno prima accennato. Cosa c' entra la Pasqua?
Il Sole, proprio per tre giorni, sembra "morire" e fermarsi all' orizzonte ( effetto dovuto alla Precessione della Terra  il movimento che fa trottolare il nostro Pianeta e determina le stagioni ) per poi rinascere e quindi risorgere dopo il solstizio d' inverno ( che astronomicamente avverrà, per quest' anno, il 22 dicembre ).
La Pasqua ( qui un articolo interessante e lungo per approfondire ) cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera. E qui ritroviamo un altro evento astronomico:  l' equinozio di primavera ovvero il giorno in cui la durata del giorno corrisponde quasi esattamente a quella della notte.
Tutti i popoli pagani dell'Impero Romano, e non solo, conoscevano già questa festa, che non è altro che una festa primaverile: gli alberi germogliano, nei prati sbocciano i primi fiorellini e quindi la natura, dopo il freddo inverno, "risorge".

FERRAGOSTO
Cade il 15 Agosto e commemora la glorificazione della madre di Gesù, la Madonna,
In realtà, non c' entra nulla con la Madonna ( che è anche essa stessa, come abbiamo visto, un culto inventato ). Il termine significa "feriae Augusti" ( "riposo di Augusto" ) e indica una festività istituita dall'imperatore Augusto nel 18 a.C.con la quale si celebravano i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli ( qui la pagina per approfondire ).

EPIFANIA

Il mondo Cristiano ricorda l’incontro dei Re Magi con Gesù bambino e la loro conversione alla nuova dottrina. La festa, però, era già festeggiata dai romani dal II secolo a.C. e deriva dal termine "Pifania", che significa Visibile.Ed anche questa è di origine pagana ( qui per dettagli ).

NOTA:
Ho dimenticato di parlare della Dea Madre, ma solo perché non era propriamente in tema.
In antichità, si venerava un Dio Donna, la Dea Madre, creatrice di tutte le cose, rappresentata anche con l' appellativo che conosciamo di "Madre Natura". E non ci vuol tanto a capirne il motivo: è la donna a partorire la nuova vita, e quindi è Lei la generatrice di tutto.
Peccato poi arrivarono le religioni maschiliste a cambiare anche queste tradizioni di molti popoli del mondo...

3 commenti:

  1. L'articolo è molto bello e... ti dico che ne ho uno in programma sullo stesso argomento, dal titolo "Remake!" :D
    Vero, la Dea Madre è la base di ogni culto di matrice femminina, diventato poi altro e altro.
    Quello di riadattare le cose non è solo vizio cristiano, anche i romani ad esempio hanno riadattato (magari per altri motivi) gli dei presenti precedentemente.
    E' così che va, perché si tratta di archetipi. Oggi abbiamo i supereroi Marvel e DC.

    Moz-

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    Risposte
    1. Remake?? Di cosa? Di post dei post vecchi o sulla Dea Madre? :D

      Esatto. I romani hanno preso dai Greci non solo le strutture, ma anche le Divinità ( cambiando poi loro i nomi ). Insomma, un copia copia che l' uomo ha nel DNA!
      I Supereroi sono le copie degli antichi Dèi. Aquaman,... è Poseidone ( senza il forchettone )?

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    2. No, remake delle feste, proprio! E' tutto un remake, dopottuto :)

      Moz-

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