Approfondimenti

Ogni articolo scritto riporta delle parole sottolineate che rimandano a descrizioni specifiche di termini o argomenti.
Questo perché, ogni qual volta viene menzionato un argomento, è bene indicare una fonte dove attingere informazioni per approfondirlo e conoscerlo meglio.
Cliccando sulle parole, dunque, potrete approfondire ogni argomento ed apprendere, così come amo fare anch' io, nozioni e parole che forse non conoscevate, ampliando così il vostro bagaglio culturale da sfoggiare in ogni qual si voglian occasioni.

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domenica 21 settembre 2014

Un Regno, un esercito, un Cavaliere


Sir James Crowland. Un uomo di quarantadue anni, alto, robusto, con un' armatura solida, sempre lucida, un mantello rosso porpora, e le mani sempre piene di violenza.

Divenne il Cavaliere Capo dell' esercito a neanche venti anni. Il suo carattere burbero, sempre serio, deciso, violento e che non ammetteva errori, piacque subito alla Regina di Dreamsfield la quale lo scelse come unico Generale Capo di tutti i soldati del suo Regno.
Aveva l' indole giusta per comandare: un uomo che non provava pietà, neanche in confronto dei più deboli della società; un uomo che sapeva far rigare dritto ogni soldato; un uomo che non perdeva mai la concentrazione; un uomo potente ed abilissimo spadaccino; un uomo che non chiedeva favori o privilegi; un uomo che eseguiva ogni ordine imposto dalla Regina; un uomo che non sbagliava e non perdonava mai.
"Il Cavaliere", come tutti lo chiamano, abile stratega, suddivise l' esercito in gruppi, ponendo a capo di ognuno di essi, i soldati che lui reputava migliori e con qualità superiori agli altri; a sua volta i gruppi avevano dei soldati di grado più elevato che si occupavano di comandare quando il generale del gruppo non era presente. Un sistema a ramo d' albero infallibile, preciso come il beccare di un picchio, ordinato come una fila di formiche.

martedì 9 settembre 2014

La condizione della donna nel Medioevo

photo by Philip Berndt


Nel mondo medievale la donna era considerata un essere inferiore, cosa che era confermata e ribadita dalla Chiesa. Nel diritto canonico infatti, se fino a S. Tommaso la donna era stata "cosa necessaria all'uomo", con i Padri della Chiesa, essa divenne "la porta dell'Inferno".
La donna viveva chiusa in casa, era come un oggetto che passava dal padre allo sposo ( scelto sempre dai genitori della sposa ): infatti l' origine della dote matrimoniale è proprio l' usanza di donare l' "oggetto donna" dai genitori all' uomo che la possiederà sino alla morte di uno dei due coniugi.

Fin dal suo ingresso nel mondo, la donna tardo medievale partiva svantaggiata. La nascita di una bambina era vista come una disgrazia, e provocava nei padri l' angoscia per la dote, che le avrebbero dovuto fornire. Accolta male, nutrita male e vestita peggio dei suoi fratelli, la sua vita era vista come votata a due sole attività: le cure casalinghe e la procreazione.
L'educazione femminile era quasi totalmente trascurata e le ragazze vivevano sempre chiuse in casa, fatta eccezione per i momenti in cui accompagnavano la madre nella chiesa parrocchiale. Si cercava di non lasciare mai del tempo libero alle ragazze, poiché l'ozio era ritenuto un cattivo consigliere. Apparentemente timida e riservata, la ragazza medievale viveva tutta la sua vita in sudditanza, e questo valeva per qualsiasi ceto di appartenenza.
E' certo che alcune donne più forti riuscivano a liberarsi, ma in generale la vita che conducevano era assai misera.

venerdì 5 settembre 2014

Alchimia Medievale














Oggi apriamo ufficialmente, con il post di Marco Lazzara che segue, la rubrica degli articoli dei blogger.
Se anche tu vuoi trattare un argomento relativo al Medioevo e vuoi scrivere un post attinente a questo periodo storico, ad una qualche particolarità, relativo a qualche oggetto, qualche curiosità o qualsiasi cosa che riguardi l' epoca di dame e cavalieri, puoi inviarmi il tuo articolo alla mail  dankash@hotmail.it.



ALCHIMIA MEDIEVALE
di Marco Lazzara


La parola “chimica” viene dall’arabo al kimiaa, che vuole dire “il mescolamento”.
Alchimia e chimica hanno quindi un origine etimologica comune. Ma le analogie finiscono qui, perché se la chimica è una scienza, l’alchimia è un sapere esoterico e filosofico di dubbio realismo.
Di cosa si occupava l’alchimia? Suo scopo principale era produrre la pietra filosofale, un oggetto dai tre grandi poteri:
- elisir di lunga vita ( in grado di conferire anche l'immortalità ) e panacea universale ( rimedio per curare ogni malattia )
- far acquisire l'onniscienza ( la conoscenza assoluta di passato e futuro, di bene e male )
- trasmutare le sostanze e i metalli.

lunedì 1 settembre 2014

Cosa, come e quando si mangiava nel Medioevo?


Durante il racconto accade ovviamente che i protagonisti si fèrmino a mangiare. Sin qui, tutto bene.
Ma cosa si mangiava nel Medioevo? Con quali posate? E quante volte al giorno?
In questo piccolo viaggio tra le tavole medievali scopriremo le usanze dell' epoca, l' assenza di alcuni strumenti a tavola e la presenza di altri, alcune curiosità, l' origine di molte ricette odierne e di termini attuali, e alla fine vedremo anche delle ricette culinarie da fare a casa preparate da Luisella.

Per non uscir fuori strada, oltre al modo di vestirsi, al modo di agire, alla società e all' ambiente, era necessario che la storia scritta desse da mangiare nel modo corretto a tutti i personaggi del libro. Alcuni cibi furono portati dalle Americhe dopo il 1500, altre dai Paesi Mediorientali.
Andiamo a spulciare l' alimentazione medievale.
Accomodiamoci a tavola!


DIRETTI E SPORCACCIONI
Come avevo già accennato in un post precedente di apertura del blog, a tavola, intorno all' anno Mille, non esisteva ancora la forchetta. Anche se le origini risalgono ai romani, non era un utensile molto usato intorno a quel periodo. Il coltello invece sì: ognuno aveva il suo personale, e questo veniva usato per portare il cibo alla bocca. Chi non lo possedeva, o veniva fornito dal padrone di casa oppure, come accadeva perlopiù nell' Alto Medioevo, si mangiava direttamente usando le mani.

Oggi può sembrare veramente fuori luogo e di mal costume mangiare con le mani, ma prima non lo era.
Il cibo veniva posato su tavolette di legno oppure sul pane, dove veniva gustato. Oppure sui primi piatti rudimentali. Nelle case delle classi inferiori il cibo veniva poggiato direttamente sulla tavola.

Si usava riempire delle brocche grandi d' acqua o di birra. Il vino era raro nelle Regioni del nord Europa a causa dell 'impossibilità di far crescere vitigni in zone dove le temperature erano sempre parecchio basse ma se c' era, era solo esclusivo delle classi agiate.
Era troppo costoso per i poveri.
Nella zona d' ambientazione del libro si beveva birra scura, amara, che aveva un gusto forte ed intenso. Anche i soldati tornati dalla battaglia la gustavano tutti seduti a tavola, ridendo e addentando pezzi di formaggio stagionato ( a questo link delle curiosità sulla storia della birra ).