Approfondimenti

Ogni articolo scritto riporta delle parole sottolineate che rimandano a descrizioni specifiche di termini o argomenti.
Questo perché, ogni qual volta viene menzionato un argomento, è bene indicare una fonte dove attingere informazioni per approfondirlo e conoscerlo meglio.
Cliccando sulle parole, dunque, potrete approfondire ogni argomento ed apprendere, così come amo fare anch' io, nozioni e parole che forse non conoscevate, ampliando così il vostro bagaglio culturale da sfoggiare in ogni qual si voglian occasioni.

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domenica 26 ottobre 2014

Il Sesso e l' Amore nel Medioevo

La grande odalisca
di  Jean-Auguste-Dominique Ingres
Volevo trattare i due argomenti separatamente, ma alla fine ho deciso di unirli in un unico post dacché viaggiano alla fin fine sullo stesso binario. Un viaggio tra le curiosità dei due mondi all' epoca del Medioevo:
il Sesso e l' Amore.

L' AMOR CORTESE
Si ha, di quel periodo lontano, una visione casta del rapporto di coppia, dove mancavano le trasgressioni e dove tutto era pulito e perfetto. Le cose non stavano esattamente così.
Come la storia dei personaggi famosi antichi ci mostra, l' adulterio, il desiderio, la passione e la trasgressione sono stati sempre il centro e contemporaneamente le cause dei tanti eventi, positivi o negativi, succeduti nel corso degli anni.
L' amor cortese ( termine nato verso la fine dell' Ottocento ) è quel rapporto che nasce fra due amanti, ove desiderio erotico e devozione spirituale si fondono per creare un legame particolare, forte, che varga ogni muro stabilito dalla società, portando i due protagonisti ad irrompere, con i loro sentimenti passionali, nella vita quotidiana di ognuno, stravolgendo la loro vita.

sabato 18 ottobre 2014

Intervista di Patricia Moll

Patricia, dopo aver letto e recensito il mio libro ( qui vi è la sua recensione ), mi ha intervistato ponendomi alcune domande sul romanzo che gli sono sopraggiunte in mente alla conclusione della lettura ( qui il post originale dal suo blog che potrete, se vorrete, commentare ).
Gli invio da qui un ringraziamento perché mi ha permesso di approfondire altri temi de libro che, tra l' altro, sto cercando di affrontare anche qui con i vari articoli.

Buona lettura!

1) La prima domanda che mi viene spontanea è: fantasia o sogno irrealizzabile? Mi spiego. Ti sarebbe piaciuto vivere in quel periodo? E' per questo che ne hai scritto un libro?
Perchè una cosa è chiara, Daniele. Il medioevo ti interessa molto ma cosa ti ha colpito in modo particolare? E' notoriamente un'epoca definita buia, tra guerre, violenze, prevaricazioni varie. In tutto questo sei riuscito a trovare una luce? Qualcosa di accattivante?

giovedì 9 ottobre 2014

Whide il Vegetariano

É possibile, nel bel mezzo del Medioevo, quando il grasso della carne di maiale è indispensabile a fornire le calorie necessarie per combattere il freddo e la fatica, trovare individui che decidano di fare una scelta di vita totalmente differente, risparmiando la vita agli animali e diventando volontariamente e incredibilmente vegetariani?
Forse un' assurdità, ma nel romanzo accade.

Si tratta del sedicenne Whide Waterfront, un ragazzetto col fisico esile, un pò impacciato, intelligente ed anche timido ( diventa spesso rosso in viso e non riesce facilmente a rivolger parola alle donzelle ) ma che è in grado di mostrare un temperamento d' acciaio.

Una forza di volontà incredibile che gli permette di sopportare la "vita macellaia", normale per quel tempo, dove uccidere un animale per cibarsene era la quotidianità, mentre era assurdo e derisorio vedere un uomo evitare di proposito quei piatti considerati così prelibati.
Suo padre Luigi macella animali, oltre che a venderli e ad allevarli, ma lui no. Li ama. Li rispetta. Li protegge.
La sua famiglia lo denigra e lo etichetta come scansafatiche ma lui non lo è affatto, no. Whide evita i famigliari perché il loro lavoro va contro il suo modo di vedere la vita, contro la sua visione di giustizia e contro le sue idee che reputano la vita di un animale tanto importante quanto quella di un essere umano.

mercoledì 1 ottobre 2014

10 buoni motivi per non leggere il mio libro


L' autoironia e la capacità di sottolineare in modo divertente degli aspetti negativi sono due delle qualità che ogni giorno non debbono mai mancare.
Anche nel Romanzo ho creato personaggi ironici, che scherzano persino sulle guardie reali rischiando la propria vita, ma che alla fine sanno che l' esistenza va vissuta tutta d' un fiato.
Senza rimorsi. Senza rimpianti.



Ecco dieci motivi per non leggere il mio libro "Il Cavaliere di Ghiaccio".

1- Ti sta sulle balle il Medioevo
Tutte quelle donzelle che si credono perfette e poi sono solo le mantenute degli imperatori; tutti quegli orrendi contadini che non si lavano quasi mai e che si credono saggi quando sono solo dei poveracci; tutti quegli spadaccini che si credono così forti ma poi basta che inciampino nel proprio mantello per cadere nel precipizio e far finire la favola in dieci pagine.

2- Leggi solo i titoli
Quante volte hai aperto una notizia da un giornale web leggendo solo il titolo e tralasciando l' intero articolo?
E quante volte, dopo aver aperto la suddetta notizia, non hai letto nient' altro - appunto - che il titolo e, alla domanda specifica di cosa parlasse, tu, anziché rispondere "io leggo solo i titoli delle news", hai risposto
"l' articolo era troppo breve per me. Io amo leggere"? Ecco. Appunto.
Non so voi, ma 466 pagine di un libro spesso 3 centimetri e pesante 700 grammi... non so che farmene!