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Nel mondo medievale la donna era considerata un essere inferiore, cosa che era confermata e ribadita dalla Chiesa. Nel diritto canonico infatti, se fino a S. Tommaso la donna era stata "cosa necessaria all'uomo", con i Padri della Chiesa, essa divenne "la porta dell'Inferno".
La donna viveva chiusa in casa, era come un oggetto che passava dal padre allo sposo ( scelto sempre dai genitori della sposa ): infatti l' origine della dote matrimoniale è proprio l' usanza di donare l' "oggetto donna" dai genitori all' uomo che la possiederà sino alla morte di uno dei due coniugi.
Fin dal suo ingresso nel mondo, la donna tardo medievale partiva svantaggiata. La nascita di una bambina era vista come una disgrazia, e provocava nei padri l' angoscia per la dote, che le avrebbero dovuto fornire. Accolta male, nutrita male e vestita peggio dei suoi fratelli, la sua vita era vista come votata a due sole attività: le cure casalinghe e la procreazione.
L'educazione femminile era quasi totalmente trascurata e le ragazze vivevano sempre chiuse in casa, fatta eccezione per i momenti in cui accompagnavano la madre nella chiesa parrocchiale. Si cercava di non lasciare mai del tempo libero alle ragazze, poiché l'ozio era ritenuto un cattivo consigliere. Apparentemente timida e riservata, la ragazza medievale viveva tutta la sua vita in sudditanza, e questo valeva per qualsiasi ceto di appartenenza.
E' certo che alcune donne più forti riuscivano a liberarsi, ma in generale la vita che conducevano era assai misera.
IL MATRIMONIO
Una volta sposate, uscivano dalla tutela paterna per passare a quella del coniuge e si spostavano a casa con il marito. Le più fortunate divenivano le padrone del focolare domestico, ma nella maggior parte dei casi si spostavano a casa dei suoceri, dove dovevano subire l'autorità della nuova famiglia, e dove potevano essere sorvegliate in assenza del marito.
Bisogna notare anche che, mentre l'adulterio delle donne, o i rapporti prematrimoniali, erano puniti o con un'ammenda o, spesso, con la morte per fuoco, le donne sposate dovevano spesso convivere e tollerare la presenza di schiave, amanti del marito, e di figli bastardi.
Le mogli potevano inoltre essere ripudiate per sterilità, ma potevano loro stesse divorziare se il marito non era in grado di dar loro dei figli, o se questi avesse dissipato la loro dote, bene inalienabile che doveva tornare interamente alla moglie dopo la morte del marito. Va inoltre notata una particolarità, se, come abbiamo detto l'adulterio era ferocemente punito, l' abbandono del tetto coniugale non prevedeva nessuna pena. In quei casi, i mariti si limitavano ad emettere un bando per invocare il ritorno della moglie, ma le donne non erano punite.
VEDOVANZA
Alla morte del marito, salvo uno specifico testamento, le donne dovevano lasciare la casa e tornare a casa del padre.
Dagli atti giuridici del tempo, risulta che a volte i figli obbligavano la madre a compilare un inventario delle cose portate via. Questi erano comunque dei casi limite, infatti la maggior parte delle volte, i mariti lasciavano alle loro mogli l' usufrutto della casa in cui queste potevano dirigere la famiglia, fino alla maggiore età dei figli maschi.
Spesso la vedovanza permetteva alle donne di liberarsi sessualmente. Infatti, vergini fino al matrimonio, e minacciate di morte, in caso di adulterio, le donne potevano avere rapporti con uomini diversi, sempre nell'ambito della più grande discrezione, solo dopo la scomparsa del marito.
VITA PUBBLICA
La vita pubblica delle donne medievali era assai limitata. Alle donne era vietato esprimersi in pubblico, tanto che, anche nelle cause legali, queste dovevano farsi rappresentare da un uomo, ossia dal padre, dal marito o dal parente maschio più vicino. Come abbiamo detto, le ragazze che non venivano date in moglie a nessuno, se non erano messe a servizio, venivano mandate nei conventi.
Queste vocazioni forzate, spesso non erano gradite dalle giovani donne.
Con l' inquisizione alcune donne vennero ritenute rappresentanti del Diavolo sulla Terra (le streghe), capaci di trarre in inganno l'uomo spingendolo al peccato in qualsiasi modo.Dopo l' anno 1000, con l'avvento del dolce stil novo, la donna venne angelicata e considerata un tramite tra Dio e l'uomo.
DONNE IMPORTANTI
Eppure, ci furono donne importanti nel Medioevo che imposero la loro personalità, scossero il loro popolo e mostrarono di ribellarsi alla vita da schiava per un futuro giusto.Ecco le personalità femminili più influenti dell' età Medievale
- Eleonora D' Aquitania (Bordeaux, 1122 – Fontevrault, 1º aprile 1204)
duchessa d'Aquitania e Guascogna e contessa di Poitiers.
Di spirito libero e vivace, Eleonora non fu ben accetta alla corte di Francia, viceversa fredda e riservata; fu criticata per la sua condotta ritenuta indecente; i suoi lussi, dai gioielli alle tappezzerie, sorpresero i cortigiani, e anche i trovatori che lei faceva venire alla corte non erano graditi: il Marcabruno addirittura, fu cacciato dal re in persona per le canzoni, un poco spinte, composte per la sua amata, che forse era la stessa regina; il trovatore in seguito dovette recarsi presso le corti spagnole per poter continuare a vivere della sua arte. - Giovanna d' Arco ( Domrémy, 6 gennaio 1412 – Rouen, 30 maggio 1431 )
eroina nazionale francese, venerata come santa dalla Chiesa cattolica, oggi conosciuta anche come la Pulzella d'Orléans.
Riunì al proprio Paese parte del territorio caduto in mano inglese, contribuendo a risollevarne le sorti durante la guerra dei cent'anni, guidando vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi. Catturata dai Borgognoni davanti a Compiègne, Giovanna fu venduta agli inglesi che la sottoposero a un processo per eresia, al termine del quale, il 30 maggio 1431, fu condannata al rogo e arsa viva.
Nel 1456 papa Callisto III, al termine di una seconda inchiesta, dichiarò la nullità di tale processo.
Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, Giovanna fu proclamata patrona di Francia. - Lady Godiva o Godgifu ( 990 – 10 settembre 1067 )
nobildonna anglosassone, moglie del conte Leofrico di Coventry (Inghilterra).
Secondo la leggenda, cavalcò nuda per le vie di Coventry per ottenere la soppressione di un ulteriore tributo imposto da suo marito ai propri sudditi.
Per tradizione popolare l'appellativo "Peeping Tom", equivalente inglese dell'italiano "guardone", deriva dal fatto che il giovane Tom la guardò e rimase talmente impressionato da divenire cieco. - Roswitha di Gandersheim, (935 circa – 974 circa)
è la prima poetessa tedesca della storia, per quanto abbia scritto soltanto in lingua latina; il suo nome significa suono "vigoroso".
Rosvita fu allieva di Gerberga, nipote di Ottone I, badessa del convento di Gandersheim, in Sassonia, dov'entrò molto giovane e rimase per tutta la vita. - Olga di Kiev ( Pskov, 879 – Kiev, 11 luglio 969 )
- Amalasunta ( Ravenna, 495/500 – Isola Martana, 535)
- Matilde d' Inghilterra (Oxfordshire, 7 febbraio 1102 – Rouen, 10 settembre 1167)
- Murasaki Shikibu ( 973 circa – 1014 circa o 1025)
- Anna Comnena (2 dicembre 1083 – 1153)
- Eloisa ( 1099 - ? )
Abelardo ed Eloisa sono una coppia amorosa entrata a far parte dell'immaginario collettivo europeo, come Tristano e Isotta, Paolo e Francesca, Romeo e Giulietta, ma rispetto alle altre vicende ha fondamento storico. Lei colta e bella fanciulla di Parigi del XII secolo; lui tra i più illustri studiosi della sua epoca. Tra di loro scoppiò un'ardente passione, in cui si intrecciarono ragione e religione.
Tratto da
Tutto cambia perchè ulla cambi. Non ricordo chi lo disse ma mi pare ancora valido.
RispondiEliminaIn certe parti del mondo la vita delle donne è ancora così. Relegata tra i fornelli, il talamo e i lavori dei campi.
Costrette sotto armature di stoffa che mi pare debbano soffocarle, schiave di padri prima e mariti dopo. Spose a 10 anni con uomini di 40.
Già! In certi casi pare che il medioevo sia qui!
Vero, ed è una cosa veramente assurda.
EliminaHo voluto mettere l' elenco di alcune delle donne più importanti del Medioevo proprio per mostrare che, nonostante le angherie subite, la vita monotona e succube, tante donne sono riuscite ad emergere entrando nella storia. Meritano la stima di tutti noi uomini e donne moderni
Hai ragione Daniele. E' grazie al loro esempio che poi, col tempo e il cambiare del mondo, tante donne hanno fatto strada nella vita. Strada ampiamente dimostrato. Vedi Margherita Hack, vedi Rita Levi Montalcini tanto per fare solo due nomi!
RispondiEliminaEh già. Lì siamo già in un periodo più recente meno maschilizzato, anche se ancora c' era una discriminazione piuttosto forte
EliminaIo ho sempre trovato la figura di Giovanna d'Arco piuttosto contraddittoria.
RispondiEliminaCome mai?
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