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sabato 29 novembre 2014

Il potere dei potenti

#il cavalieredighiaccio #medioevo #middleage #medieval #politica #feudalesimo

Esplorare il Medioevo non significa riprendere le nozioni di scuola e spiattellarle in una pappardella di testo senza senso e senza logica. Esplorare il Medioevo ( o qualsiasi periodo storico ) è soprattutto il capire "com' eravamo" ed il perché siamo giunti al "come siamo oggi". Imparare dal passato per capire il presente e cercare un futuro migliore.

SCALATA AL POTERE
Come tutti sappiamo, l' Impero più forte, più saldo, più immenso e più ben strutturato della storia antica fu l' Impero Romano. Vi era l' Imperatore, dunque un capo, ed un sistema politico e di leggi che gestiva i cittadini anche se con le solite discriminazioni ( vedi ad esempio la tassazione più gravosa sui residenti nelle province rispetto agli abitanti di Roma ).
Tutto sommato però, il potere era centrato in una classe dirigente che provvedeva alla sussistenza dei suoi sudditi. Infatti era un governo di tipo oligarchico e monarchico assoluto.
Cosa accadde alla caduta dell' Impero Romano d' Occidente? Gli attacchi dei barbari produsse uno spopolamento delle città, dacché attaccate, distrutte, decapitate dei loro sovrani e private dunque di un proprio controllo politico e direttivo sul territorio circostante. Non si usufruiva più di una protezione, e quindi ci si diresse nelle campagne sottomettendosi volontariamente ai signori proprietari terrieri ( chiamati latifondisti ).

A questo punto voi direte "una mossa suicida"! Non proprio, dacché, in cambio del giuramento di fedeltà al signore, ricevevano protezione e mezzi di sussistenza.
Ed è qui che nasce il feudalesimo.
La società quindi si inizia a dividere in quelle cosiddette "caste sociali" ( vedi tripartizione società medievale ).
Secondo voi chi erano i più ricchi del popolo? Ovvio, i proprietari terrieri.
Questi ricevevano un latifondo ( una terra ) dal proprio sovrano il quale la gestiva dandola in omaggio ( vedi omaggio feudale ) ad un sottoposto. I primi sono i vassalli, e quest' ultimi i valvassori che avevano il compito di gestire il terreno, trarne dunque sostentamento, ricevendo anche delle protezioni da parte del proprio signore.

Ecco che siamo arrivati al momento in cui due persone lontane dallo Stato governante decidono, tramite un patto privato, di stipulare una specie di collaborazione reciproca con la quale si giuravano fedeltà e dalla quale traevano entrambi benefici per sè stessi e per i loro gruppi di famiglie. La rottura di questo patto era un grave inadempimento e costituiva un' offesa così grave da veder cacciata via la persona che aveva violato il legame, allontanandola dalla società.

Senza entrare nei dettagli storici del feudalesimo ( che potrete approfondire qui ), possiamo capire come la società, orfana di un potere centrale forte, si sia organizzata da sola, gestendo le risorse, e trasformarsi a seconda dei casi in sottomissori e sottomessi. Bisogna anche - purtroppo - ricordare che la caduta di un governo centrale porterà a cambiamenti che intensificheranno il potere nella mani dei grandi signori: il beneficio da vitalizio divenne ereditario, invece prima si decadeva dalla proprietà alla morte del signore; al godimento delle rendite delle terre si aggiunse anche l' esenzione dalle imposte ( immunità ); si ottenne il diritto di esercitare pubbliche funzioni ( giurisdizione ).
Le terre poi, non essendo più restituite e passando dunque in eredità ai successori, aumentarono il potere di certe famiglie portandole addirittura,  siamo nel XIII secolo circa, a creare veri e propri piccoli Stati. Avremo così le Signorie ed i Principati ( vedi signoria cittadina ).

Capite quindi che il patto divenne favorevole per uno dei due costituenti. Il legame, così, divenne più saldo: i potenti raccolsero nelle loro mani i territori che poi divennero veri e propri villaggi cinti di mura ( incastellamento ); si arrivò poi alle città fortificate gestite dai vassalli, i quali davano ai servi della gleba la gestione dei piccoli terreni; i primi, inoltre, dirigevano eserciti di cavalieri ( dei quali parleremo più avanti con un articolo dettagliato, in onore del Cavaliere di Ghiaccio ) per difendersi da attacchi ed attaccare chi necessitava d' esser attaccato.

I potenti si circonderanno di un esercito compatto, di gruppi di cavalieri che lotteranno avendo giurato fedeltà ai propri signori, ma dove, come vedremo, si trasformeranno anche dissidenti, in pecore nere, nei cosiddetti guerrieri, ovvero coloro che proveranno a dirigere i popoli sottomessi verso strade diverse.

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